Denaro pubblico
sprecato e provocato allarme. Queste sono le due accuse che
vengono rivolte a chi ha deciso di dichiarare la pandemia per il virus
H1N1 e ha poi gestito i programmi di vaccinazione. Ad accusare
l'Organizzazione mondiale della sanità, ma anche le autorità sanitarie
sia a livello nazionale che dell'Unione europea per come hanno condotto
la questione dell'H1N1 sono i membri del Comitato per la salute
dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

n un rapporto
approvato oggi, frutto di sei mesi di inchieste e ricerche, il
Comitato sottolinea come dichiarando la pandemia si siano distorte le
priorità del settore della salute pubblica, si siano sprecate ingenti
somme di denaro e si abbia creato un allarme ingiustificato tra i
cittadini europei. In particolare il relatore del rapporto, il
parlamentare britannico Paul Flynn, ha definito i programmi di
vaccinazione come "medicamenti placebo su larga scala".

Nel documento
viene puntato il dito contro la "grave" mancanza di trasparenza
del processo che ha portato l'Oms a dichiarare la pandemia e viene
denunciato il rifiuto di questa organizzazione e delle agenzie Ue
coinvolte a fornire ai parlamentari le informazioni necessarie a fugare
un qualsiasi dubbio sul possibile conflitto di interessi degli esperti
di cui si servono ma che allo stesso tempo collaborano anche con le
industrie farmaceutiche. Nel rapporto, che verrà dibattuto e votato
dall'Assemblea riunita in sessione plenaria alla fine di giugno, si
raccomanda di rivedere i metodi di lavoro dell'Oms e di trovare i
sistemi per assicurare che nessun interesse privato possa in alcun modo
interferire con le scelte di questa organizzazione.

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